La startup Stimergy ha deciso di sfruttare il calore dei server di uno studio di animazione 3D per riscaldare lacqua della piscina Butte-aux-Cailles a Parigi.

Per la realizzazione dei rendering 3D nello studio di animazione francese TeamTo sono necessarie ingenti capacità di calcolo. Per queste operazioni i server  producono calore residuo. Le sei caldaie di Stimergy utilizzano questa energia, altrimenti dispersa, per mantenere l’acqua delle due piscine a una temperatura costante di 27 gradi.

Una serie televisiva animata ha bisogno di oltre 1,2 milioni di immagini, ognuna delle quali richiede almeno un’ora per il rendering, e ogni immagine viene renderizzata almeno due volte“, racconta Jean-Baptiste Spieser, direttore tecnico del TeamTO.

Secondo i dati forniti da Stimergy, un singolo server può fornire abbastanza calore per riscaldare 80 litri di acqua ogni giorno. Tutto il calore emesso dai computer viene assorbito e grazie all’utilizzo di scambiatori di calore, questo calore può essere impiegato per riscaldare una piscina o una casa.

Il progetto della piscina fa parte di un piano più vasto per ridurre le emissioni di CO2 della città e renderla più sostenibile. Lobiettivo è risparmiare 45 tonnellate di CO2 entro il 2024.


Riscaldare grazie alle acque reflue

La piscina Aspirant Dunand di Parigi utilizza pompe di calore per estrarre calore dalle acque reflue Il calore generato da vari apparecchi elettrici, come lavastoviglie o lavatrici, ma anche l’acqua del bagno o della doccia, viene scaricato nelle fognature e disperso.

Il potenziale è enorme. Il calore può essere recuperato anche in presenza di acque reflue“, afferma Bertrand Camus, responsabile di Suez Water in Francia alla Reuters.


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