La rivista Suston – Sustainable Outdoor News riporta una riflessione sul tema del greenwashing e del ruolo dell’industria tessile.

Il testo critica la commercializzazione di prodotti con indicazione “clima neutrale” o “a impatto zero” che compensano le emissioni ad esempio attraverso la piantumazione di alberi o il contributo all’energia eolica. L’estrazione e la lavorazione delle materie prime e la fabbricazione dei prodotti emettono ancora quantità significative di gas serra. Alcuni marchi dell’industria tessile si stanno impegnando per ridurre le emissioni, ma la maggior parte di esse si verifica nelle complesse catene di fornitura globali, dove è necessario investire maggiormente. L’autore guarda con fiducia all’impegno di alcuni operatori del settore, ma riconosce anche che c’è ancora molto lavoro da fare e chiede un vero dibattito sul clima da parte di amministratori delegati, consigli di amministrazione e dirigenti d’azienda.



Foto di copertina di Lidya Nada su Unsplash

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