Impianti sportivi e sport sostenibile, come si legano? Si possono realizzare grandi impianti sportivi che siano sostenibili dal punto di vista ambientale? In particolare, come deve essere una piscina sostenibile?
Con grande piacere presento il primo articolo che affronta il tema degli impianti sportivi sostenibili. Ho deciso di cominciare da un tipo di impianto altamente diffuso sul territorio: piscine comunali.
Perché una piscina sostenibile?
Dal punto di vista dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale le piscine sono un caso particolarmente interessante da trattare. Le piscine pubbliche infatti sono strutture altamente energivore per le loro stesse caratteristiche: trattamento dell’aria, illuminazione, riscaldamento degli ambienti e impiego di acqua a fini sanitari e per le vasche.
Per queste ragioni i costi energetici sono la voce principale nel bilancio delle piscine. L’applicazione di misure volte ad migliorare l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale possono portare a risultati davvero notevoli.
Non è raro che le piscine delle nostre città siano datate, con un involucro edilizio scadente, sistemi di pompaggio vecchi e unità di trattamento dell’aria non efficienti.
Da tempo si è capita l’importanza di questi interventi. Qui in Germania ad esempio, le regioni, si sono occupate di intervenire sulle piscine pubbliche, mettendo in atto numerosi interventi di ammodernamento e miglioramento della classe energetica.
Il problema dell’efficienza energetica
L’approccio più corretto comincia con identificare la condizione iniziale della struttura. Questo significa misurare i consumi di tutti i flussi energetici e dell’acqua della piscina, in modo da definire le differenti aree di intervento, suddividendole in base alla priorità.
A questo punto bisogna stabilire le misure per migliorare l’efficienza energetica e rendendo così la piscina sostenibile. Le misure possono essere così raggruppate:
- Interventi per ridurre gli sprechi.
- Interventi per aumentare i recuperi di energia.
- Sostituzione di impianti tradizionali con impianti a più alta efficienza o alimentati da fonti rinnovabili.
Gli alti consumi energetici sono da identificare con la necessità di trattamento continuo di grandi quantità di aria e di acqua. L’interazione tra queste due masse termiche è il punto chiave per ottimizzare gestione della struttura. Da un lato occorre mantenere l’acqua di vasca ad una temperatura adatta alle attività praticate. Da un altro lato occorre fare circolare continuamente l’acqua per poterla ricambiare.
La forte evaporazione di acqua verso l’aria degli ambienti comporta una perdita di energia termica dell’acqua, una perdita di massa e infine un peggioramento delle condizioni igrometriche dell’ambiente. Più è forte questo fenomeno e tanto più sarà l’energia persa ed il peggioramento della qualità dell’aria dato l’aumento dell’umidità e del cloro nell’aria.
Per queste ragioni le misure che danno migliori risultati dal punto di vista energetico andranno a intervenire sugli impianti di trattamento dell’acqua e dell’aria.
Gli interventi
- Prima di tutto, se non presenti, bisogna installare delle pompe di circolazione a numero di giri variabile e ad alta efficienza. Un miglioramento anche piccolo del rendimento e, dato l’alto numero di ore di funzionamento e le masse ricircolate, può portare a importanti risparmi energetici. Il funzionamento di queste pompe deve essere ottimizzato, tenendo conto della temperatura dell’acqua, della qualità dell’acqua, dell’occupazione della vasca e delle attività in essa pianificate.
- L’unita di trattamento aria (UTA) deve possedere un recuperatore di calore a flussi incrociati in modo da recuperare parte del calore contenuto nell’aria che viene espulsa per cederlo all’aria esterna che verrà immessa nell’ambiente. Anche questo impianto va ottimizzato in base alle condizioni termo-igrometriche dell’ambiente, alla qualità dell’aria, che include la misura del cloro come indicatore dell’evaporazione e all’occupazione dell’ambiente.
- Interventi sull’illuminazione: in un ambiente chiuso come una piscina la potenza elettrica installata per l’illuminazione può essere elevata, come anche il numero di ore durante le quali le luci rimando accese. È consigliabile di passare all’illuminazione LED. Si tratta di una tecnologia ormai affermata che ha numerosi vantaggi sia energetici che ambientali. Le lampade LED hanno un’alta efficienza energetica (> 80 lumen/watt), cioè a parità di potenza luminosa consumano molto meno degli altri sistemi di illuminazione. Inoltre, dal punto di vista ambientale non richiedono uno smaltimento speciale come le lampade fluorescenti a basso consumo che contengono mercurio. Per questa ragione sono da considerarsi più sostenibili.
- Impiego di fonti energetiche rinnovabili – sostituzione di una caldaia tradizionale con una pompa di calore: La pompa di calore è una macchina frigorifera che grazie all’immissione di energia (energia elettrica) riesce a prelevare energia da una fonte di calore a bassa temperatura e a riversarla in una fonte di calore a più alta temperatura. Questa è la teoria. Nella pratica la piscina possiede grandi fonti di calore dalle quali può essere prelevata energia trasferibile ad altri processi che la necessitano. Alcuni esempi possono essere l’aria calda degli ambienti che viene espulsa dai sistemi di ventilazione e l’acqua di ricircolo delle vasche a 28°C. Se una pompa di calore fornisce 50kW, solo 10kW provengono dalla rete elettrica. Gli altri 40kW sono prelevati da queste fonti di calore gratuitamente. Per strutture come le piscine i tempi di rientro sono da 3 a 4 anni.
- In Europa sta prendendo piede un nuovo tipo di piscina, la piscina ecologica: non si usa più il cloro in piscina. La depurazione dell’acqua si realizza attreverso delle piante che fungono da filtri naturali. In questo modo si evita l’impiego di prodotti chimici. Nella città di Monaco di Baviera è presente una piscina ecologica: la Naturbad Maria Einsiedel.
Piscina ecologica Maria Einsiedel – fonte: swm.de
Alcuni esempi di piscine sostenibili
- Perugia: Impianto solare per la piscina comunale
- Legnano (Milano): Meno acqua e più LED
- Cles (Trento): progetto per una piscina sostenibile
- Satriano (Catanzaro): ristrutturazione verso l’ecosostenibile
La tua opinione
Ora vorrei sentire le tua opinione su questo articolo. Ti è sembrato utile? poco dettagliato dal punto di vista tecnico? o al contrario, troppo? Inoltre mi piacerebbe sapere se conosci piscine sostenibili realizzate nella tua città. Scrivilo nei commenti!
1 commento
Sport Sostenibile: Sport e sostenibilità ambientale · 31/01/2017 alle 8:44 am
[…] legame tra sport e sostenibilità è stato chiaro quando ho pensato a una piscina. La piscina è un impianto che consuma molta energia. L’acqua e l’aria devo essere continuamente […]