È lecito usare il termine “sciare sostenibile” nel caso dello sci alpino?

La questione è molto delicata. In un articolo pubblicato sulla pagina tedesca di sport sostenibile, nachhaltigersport.com, si è parlato di un località sciistica senza impianti di risalita. Tuttavia, lasciando da parte per un momento nuovi concetti di turismo invernale, si può considerare lo sci alpino uno degli sport meno sostenibili e più aggressivi nei confronti dell’ambiente.

Se applichiamo le categorie di “sport ambientalmente adattivo” e “ambientalmente aggressivo“, lo sci alpino appartiene, senza dubbio, alla seconda categoria. Perché:

  1. non si adatta alle risorse energetiche messe a disposizione dalla natura, ma ha bisogno di un motore, anche se non direttamente impiegato nella pratica sportiva, che è l’impianto di risalita;
  2. c’è un intervento sull’ambiente con il fine di predisporlo per la pratica sportiva.

 

Sviluppando in modo più esteso questi due punti diventa definitivamente evidente come lo sci alpino si situi in una posizione diametralmente opposta a quella dello sport sostenibile. Pensiamo alla preparazione delle piste, la rimozione degli alberi, la costruzione di parcheggi, ristoranti, gli impianti di risalita, il consumo energetico degli impianti stessi, l’inquinamento delle auto usate per raggiungere la località, ecc..

 

Sciare sostenibile: quali sono le iniziative e dove?

Senza dimenticare quanto detto, in questo articolo voglio parlarti di quello che le località e le stazioni sciistiche stanno facendo per cercare di coniugare lo sci alpino con la sostenibilità ambientale. Le motivazioni sono:

  • andare incontro a una sempre maggiore clientela sensibile a queste tematiche;
  • dare una risposta ai forti movimenti ecologisti che premono per una maggiore ecosostenibilità.

 

In questo modo oltre a fare una panoramica sulle iniziative intraprese in direzione della sostenibilità, voglio darti qualche indicazione pratica su dove andare a sciare se vuoi sostenere una pratica dello sci più verde.

 

Garmisch-Partenkirchen, Baviera, Germania

Garmisch sciare sostenibile

Il comune montano di Garmisch-Partenkirchen nelle alpi a sud di Monaco di Baviera è una delle più note località sciistiche tedesche. Recentemente è stata presentata la “Nachhaltigkeitsstrategie 2020“. Si tratta di una strategia che fissa le misure da adottare e gli obiettivi da raggiungere per uno sviluppo sostenibile di comune fortemente dipendente dal turismo. Il piano è articolato e si propone di intervenire su:

  1. Mobilità e trasporti
  2. Sociale e demografia
  3. Economia e turismo
  4. Energia e difesa dell’ambiente
  5. Natura e protezione del paesaggio

 

Il punto numero 4, “Energia e difesa dell’ambiente” definisce quale sarà la strategia energetica da adottare per ridurre le emissioni di CO2:

  • fornitura di energia elettrica: impiego delle fonti energetiche rinnovabili come gli impianti a biomassa;
  • miglioramento dell’efficienza energetica tramite impianti a cogenerazione e rete di teleriscaldamento;
  • monitoraggio dei consumi degli edifici, nuovi e restaurati.

 

San Martino di Castrozza-Passo Rolle, Trentino, Italia

Val Venegia sciare sostenibile

Il complesso di sciistico di San Martino di Castrozza-Passo Rolle, nella stupenda cornice delle Dolomiti, conta 60 chilometri di piste, che ogni anno attirano sciatori da tutte le parti del mondo. Questo complesso è stato dichiarato da Legambiente 100% rinnovabile.

Gli impianti di risalita sono alimentati da energia elettrica prodotta da sette centrali idroelettriche presenti nel territorio circostante. È stato calcolato un risparmio di 88mila tonnellate di petrolio equivalente che corrispondo a 27mila tonnellate di CO2 in meno rilasciate in atmosfera.

Alle centrali idroelettriche per la produzione di elettricità si affiancano, per la produzione di calore, gli impianti a biomassa e la rete di teleriscaldamento che servono l’intera valle. Il legno che alimenta questi impianti proviene dalla valle stessa.

Questi interventi si inseriscono nella cornice del progetto Greenway Primiero. Si tratta di un progetto volto a promuovere iniziative ecologicamente sostenibili: nel campo delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica, volte a ridurre l’impiego di combustibili fossili, migliorare la mobilità e salvaguardare il paesaggio. Ad esempio, per chi raggiunge la località sciistica con una macchina elettrica o ibrida, sono state messe a disposizione 16 colonnine per la ricarica gratuita dell’auto.

 

Carezza, Alto Adige, Italia

Carezza sciare sostenibile

Se consideriamo la sola regione del Alto Adige la quota degli impianti che è alimentata da centrali idroelettriche o a biomassa raggiunge il 98% del totale. Uno di questi è la zona sciistica di Carezza direttamente sotto lo spettacolare Rosengarten dove è stata sviluppata l’iniziativa “Zone sciistiche climatiche alpine“. L’iniziativa si propone di sviluppare “misure pilota per il risparmio energetico e la produzione innovativa di energia da fonti rinnovabili”.

 

Plan de Corones, Alto Adige, Italia

La mobilità sostenibile è un altro dei settori nei quali in Alto Adige si è investito molto. Plan de Corones che offre 114 km di piste è raggiungibile direttamente con il treno e i paesi e le stazioni sciistiche sono serviti da un esteso servizio di navette.

 

Merano2000,Alto Adige, Italia

Merano2000 sciare sostenibile

Come per l’impianto di Carezza, gli impianti di Merano 2000 sono interamente alimentati da energia rinnovabile ed è previsto un servizio di navette ecologiche.

 

Cortina d’Ampezzo, Veneto, Italia

Nel 2019 Cortina ospiterà i mondiali di sci alpino. La città ha presentato un piano per dei “mondiali verdi” che comprende forti investimenti nella mobilità. Saranno previsti trasporti gratuiti per tutti coloro che saranno provvisti del biglietto di gara “Cortina 2019”.

 

Tenna, Cantone dei Grigioni, Svizzera

Cantone dei Grigioni sciare sostenibile

A Tenna è stato installato, in sostituzione del vecchio impianto, uno skilift sostenibile. È interamente alimentato da energia solare. L’impianto solare fotovoltaico produce circa 90 mila kWh/a. Di questi, 25 mila servono ad alimentare lo skilift e gli altri vengono ceduti in rete.

 

Les Menuires, Francia

Tra le prime stazioni sciistiche ad aderire alla norma europea ISO14001. Questa norma regola e certifica la gestione ambientale delle organizzazioni. Per ottenere la certificazione vengono esaminati, tra gli altri parametri, l’impatto ambientale dei rifiuti sull’ecosistema e l’utilizzo di risorse naturali.

 

Conclusioni

In questo articolo ti ho mostrato alcune aree sciistiche e a alcuni progetti interessanti che applicano il concetto di sostenibilità alla pratica dello sci alpino. Gli apporti più significativi interessano due campi:

  1. il settore della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili per l’alimentazione degli impianti e delle strutture;
  2. il settore della mobilità sostenibile.

 

La strada da fare prima di poter parlare veramente di “sciare sostenibile” è ancora molto lunga, ma come hai visto ci sono iniziative interessanti che, se adeguatamente appoggiate e sostenute, possono portare a buoni risultati.

È evidente che non si tratta di casi puntuali ma piuttosto di trasformazioni in atto nel mercato del turismo invernale. Queste nuove tendenze stanno modificando profondamente l’offerta. Questa si dovrà adeguare ai concetti di sviluppo sostenibile, risparmio energetico e salvaguardia ambientale.

 

Ora tocca a te

Sei mai stato in uno di questi posti? Conosci altre iniziative riguardo lo sci sostenibile di cui sarebbe interessante parlare? O al contrario, conosci stazioni sciistiche particolarmente negative dal punto di vista della sostenibilità ambientale? Fammelo sapere nei commenti.


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